Ciao maschio - Marco Ferreri (1978)
"Te ne stai chiuso qua
dentro cercando disperatamente di conservare qualcosa che non è esistita mai.
E' tempo di distruggerla l'immagine dell'uomo. "
Lo sfondo è una New York color
fuliggine, con i suoi onnipresenti grattacieli destinati a non durare,
costruiti per non sopravviverci a lungo. Una città proiettata verso il futuro
nel senso futurista, secondo una logica di continua distruzione e
rigenerazione. L'uomo figlio di questa modernità, incapace di prendersi cura di
sé e degli altri, vive col pensiero ancorato all'attimo corrente, cerca la
morte come il più coerente epilogo di una vita da topi. "Ciao
maschio" è l' amaro saluto che Ferreri gli concede, e gli occhi lucidi di
Mastroianni sono anche i suoi. Alla fine chi resta è la donna, nuda sulla
spiaggia col suo bambino, senza sfiducia e senza speranza, ma pur sempre in
attesa.
(maggio 2012)
(maggio 2012)
Bellissimo pezzo, Chiara, che te lo dico a fare. Ferreri è un autore che ho amato molto, con alti e bassi paurosi nella carriera, ma comunque personalissimo e pazzo da legare. Se non l'hai visto, guardati "L'Ultima Donna". Ciao!!!
RispondiEliminaGrazie :)
RispondiEliminaNe ho visti parecchi di Ferreri, anche a me piace moltissimo, nei suoi alti lo trovo davvero geniale. L'ultima donna ce l'ho ma ancora non l'ho visto.
Ciao!