Cure - Kiyoshi Kurosawa (1997)
Qualcuno mi ha detto: "Se potessi ti aprirei la testa e
toglierei tutte le ragnatele".
Vive un occulto subdolo parassita tessitore, in ogni mente
umana.
La domanda più scandalosa rimane, dunque, sempre la stessa:
"Chi sei?".
Risposte diverse dal silenzio colmano la discarica delle
menzogne, delle verità mutilate, delle inconfutabili verità cartacee.
K. Kurosawa non mira al balzo sulla sedia dello spettatore,
reazione che raramente sancisce un turbamento più intenso della sorpresa.
Piuttosto ricerca la rigidità delle membra, la vigile immobilità esteriore.
Perché è sintomo della vera inquietudine. Assenza di quiete che non scuote,
paralizza.
visto qualche anno fa, mi era piaciuto molto, inquietante al punto giusto
RispondiEliminaSì è un film molto inquietante, riuscì ad attraversarmi. Turba anche Pulse, dello stesso regista, ma forse colpisce meno. Ciao Francesco!
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