Madre Giovanna degli Angeli - Jerzy Kawalerowicz (1961)
Incespicando disorientati tra
misticismo e satanismo, misurando l’infinitesimale confine tra ambizione alla
santità e ambizione alla dannazione, ammaliati dalla bianchissima follia delle
suore, insudiciati dalla nerissima paranoia del prete, s’arriva in fondo ad un
film splendidamente sinuoso. Ostinato si muove tra l’abbaglio della luce e
la cecità del buio, senza quasi mai contemplare la soffusa visibilità del
grigio. Perché se “non c’è verità sulla terra”, come afferma Madre Giovanna
degli Angeli, essa allora risiede altrove. Un altrove che ci è negato, cromia latente: sfumatura.
(maggio 2016)
c'accordo con te :)
RispondiEliminaavevo scritto:
la storia di un convento e della madre superiora, e non solo, posseduta per anni, a più riprese, dal demonio.
diversi esorcisti lavorano per sconfiggere il demonio, per anni, senza riuscirci, qualcuno finisce anche posseduto lui dal demonio (il rogo sarà la soluzione), senza liberare l'anima della suora.
l'ultimo esorcista è Suryn (Jerzy Kawalerowicz ci mostra il suo lavoro), e alla fine, forse, riesce nell'impresa, perdendosi.
convento, osteria e studio del rabbino sono gli ambienti del film.
non servono altri ambienti per fare un grandissimo film, che non si dimentica, cercatelo
http://markx7.blogspot.it/2015/05/madre-giovanna-degli-angeli-jerzy.html
Ho letto che questo film è uno dei preferitissimi di Scorsese. Io l'ho trovato incredibilmente affascinante. Recuperare anche altro del regista non sarebbe male.
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