Cirrovagazioni (13) - Jonze, Kenzo e le nuove mutanti
Freja Beha, alias Valentina nello spot del profumo omonimo di "Valentino", manca
alla sua stessa festa e scorrazza gioiosa per la città, mentre tutti la cercano.
Keira Knightley, collo madido di "Coco Mademoiselle", gioca a fare la
gatta ammaliante, poi schizza via su una sciantosa moto rosa. Charlize Theron,
adorante e odorante "Dior", s’arrampica addirittura su di un drappo
per scappare dalla dimensione che la opprime. Allo stesso marchio, ma
differente fragranza, presta il volto Natalie Portman; costretta ad un
matrimonio insoddisfacente, piantato inesorabilmente il fidanzato sull'altare, abbraccia
l’avventura a bordo di un elicottero. Seguendo la scia "Lancome"
becchiamo Julia Roberts, decisa a strappare i fili che la legano a regole e
convenzioni; luminosissima, quasi accecante, boicotta un party terribilmente
chic e si inerpica sulla scalinata di una sicura emancipazione. Gisele
Bundchen, "Chanel n.5", calcando le orme della fu Nicole Kidman, non
sa se dedicarsi al mantenimento del successo, alla mondanità, alla famiglia, o
mollare tutto e godersi l'uomo della vita. Si concede una sparizione, ma chissà
poi come andrà a finire.
Ecco, mi pare ci sia un certo
gusto della latitanza in molti recenti spot di profumi femminili. Le protagoniste
sono in genere donne inappagate, frustrate, dispettose. Ci vogliamo libere, quindi
ci fanno fuggiasche. Seducenti, però, e se non seducenti, allora divine. Perché
se non ci sono uomini dai quali scappare, o verso i quali scappare, che si veda
almeno una luce di gloria.
Ed è per questo, o meglio per
tutto il contrario di questo, che ho amato "My Mutant
Brain", lo spot che Spike Jonze ha diretto per il nuovo profumo da donna di
"Kenzo". La ballerina e attrice Margaret Qualley è seduta ad un tavolo
imbandito durante una serata di gala. Seppur composta, elegante, cortese,
tradisce un certo turbamento. Con permesso, esce dalla sala. Si ritrova
finalmente sola, una lacrima le riga il viso. Melanconia, desiderio di libertà, anelito d’amore. Che ami Dodi ma debba sposare Carlo? Niente affatto, semplicemente lei non è la
ragazza educata e deliziosa che appare: è una mutante, con un cervello mutante,
istruita a conformarsi per celare le sue mostruose, anomale capacità. E come
ogni don.., ops, mutante, non è sempre in vena di soffocare la propria natura.
Finalmente
una bella sconsacrazione, al posto della solita capricciosa evasione.
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